Assistenti virtuali HR – Implementare nuove tecnologie a supporto della forza lavoro è uno dei modi chiave con cui le organizzazioni possono rispondere alle esigenze dei propri dipendenti.
Lo studio Oracle “Workplace Intelligence Ai@work 2021” rileva che l’85% dei lavoratori a livello globale crede che la tecnologia possa aiutarlo a definire le proprie scelte professionali, più di quanto possano fare le persone.
I dati mostrano come l’apertura delle persone verso l’innovazione vada aumentando di anno in anno.
In particolare, nel corso della pandemia da Covid-19, le persone si sono dovute adattare velocemente a modalità di lavoro ibride e da remoto.
Il nuovo modo di lavorare ha contribuito ad aumentare la richiesta di tecnologia AI a supporto dello sviluppo professionale e dell’innovazione sul posto di lavoro.
Il 47% delle organizzazioni all’interno del panel Oracle a livello globale, ha già adottato soluzioni AI, come strumento a supporto dell’operatività giornaliera.
Oltre metà delle persone intervistate rivela che preferirebbe lavorare in aziende che utilizzano l’AI a supporto della crescita professionale.
Questi dati confermano come l’integrazione di virtual assistant all’interno dei processi HR giocherebbe a supporto della strategia di employer branding e dell’attrazione di nuovi giovani talenti.
Assistenti virtuali HR: il canale di comunicazione preferito dai Millennials
La percentuale di millennial rappresenta negli Stati Uniti il 35% della forza lavoro con 56 milioni di giovani lavoratori.
I millennial sono abituati a ricevere feedback istantaneo e quando ricercano informazioni preferiscono interagire con Google o Alexa, piuttosto che ricercare manualmente o interagire con un’altra persona che deve ricercare le informazioni al proprio posto.
Ecco perchè all’interno dell’azienda, gli assistenti virtuali HR rispondono al bisogno di comunicazione della giovane forza lavoro e contribuiscono alla strategia di employer branding aziendale.
Ciò non vale solo per i millennials.
La diffusione del lavoro da remoto a seguito della pandemia ha cambiato il modo di lavorare negli ultimi anni e ha aumentato l’esigenza di digitalizzazione, per facilitare il lavoro a distanza e lo scambio di dati.
Cosa può fare un assistente virtuale HR?
La conversational AI permette a manager e dipendenti di navigare applicazioni, avviare processi e ricevere informazioni utilizzando semplici messaggi di testo e comandi vocali.
A seconda del livello di complessità e della tipologia di richieste da gestire, gli assistenti virtuali HR possono svolgere compiti diversi, quali:
– Q&A automation: gestione delle FAQ dei dipendenti, come ad esempio, la richiesta di informazioni generali sull’azienda, sugli orari di ufficio, modalità di rilevazione delle presenze, informazioni su pagamenti e cedolini, policy auto, assicurazione sanitaria, modalità di accesso ai tool aziendali etc.
– Recruitment & Talent Acquisition: i virtual assistant possono condurre interviste di pre-screening via chat, gestire lo scheduling dei colloqui, fissare appuntamenti, inviare e-mail automatiche di follow up, comparare dati e informazioni per facilitare il decision making dei manager;
– Onboarding: gestione delle FAQ dei neo-assunti, supporto alla compilazione della documentazione, scheduling degli appuntamenti, pianificazione del new hire training;
– Learning & development: invio di notifiche e reminder sulla base di obiettivi di apprendimento individuali, survey di verifica e raccolta feedback;
– Assistenza personalizzata: i virtual assistant supportano l’operatività giornaliera, tramite l’automazione di task ripetitive, l’invio automatico di e-mail, lo scheduling degli appuntamenti, la segnalazione di eventi rilevanti;
– Data Analysis: analisi aggregata delle metriche HR come il retention rate, il turnover dei dipendenti, rilevazione del sentiment, censimento risorse, consuntivo cedolini, etc.
L’ automazione che facilita la relazione
Se automazione e intelligenza artificiale potrebbero essere viste come un ostacolo alla relazione umana, gli assistenti virtuali HR rappresentano un nuovo canale di comunicazione che sfrutta a proprio vantaggio l’informalità della conversazione e di un messaggio in chat.
Oltre a fornire un concreto supporto grazie all’automazione delle numerose attività amministrative, gli assistenti virtuali sono un canale di interazione immediato attraverso cui raccogliere feedback in modalità informale, facilitando la comunicazione con le nuove generazioni di millennial e contribuendo a rendere più accessibile la funzione HR.
Fonti:
http://workplaceintelligence.com/ai-at-work-2021-study/
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