Intelligenza artificiale a scuola – Negli ultimi anni in Cina è in corso il più grande esperimento di intelligenza artificiale in ambito scolastico che vede insieme istituzioni, start up, investitori, tech companies e addetti al settore educativo.
Già dal 2019, come riporta il Wall Street Journal, sono in uso nelle scuole primarie della provincia di Shanghai dispositivi in grado di rilevare il livello di attenzione degli alunni di classi primarie, segnalandolo in base a una scala di colorazioni (dal bianco ad indicare il dispositivo off-line, al blu ad indicare distrazione, fino al rosso che mostra il livello di attenzione massimo) e riportandone l’esito in tempo reale ad insegnanti e ai genitori. I dispositivi sono basati su un sistema ad elettrodi, posizionati sulla fronte e ai lati della testa, di fatto equivalente a quello utilizzato in ambito ospedaliero per gli elettroencefalogrammi e non esente da problemi di rilevazione, dovuti a mal posizionamento o movimenti bruschi.
Tuttavia, utilizzare l’AI a supporto del mondo scolastico non significa necessariamente fare ricorso a metodi ingombranti e invasivi.
L’adozione di sistemi di intelligenza artificiale nel mondo dell’education sta trasformando il modo di insegnare e di imparare su più fronti, di fatto rispondendo ad esigenze e interrogativi che hanno interessato le teorie pedagogiche del XX secolo.
I sistemi di tutoring personalizzato, ad esempio, rispecchiano perfettamente la teoria del Mastery Learning di Benjamin Bloom, psicologo dell’educazione che negli anni ’60 elaborò la sua teoria per favorire il raggiungimento del medesimo livello di conoscenza e obiettivi a tutti gli studenti, attraverso interventi di recupero e sostegno individuale che intervallavano il percorso formativo.
Allo stesso modo, la possibilità di processare enormi quantità di dati sulla performance e le competenze interdisciplinari all’interno del curriculum formativo di uno studente, sarebbe stata preziosa per Henrì Piéron e Henrì Lagier, pedagogisti che negli anni ’30 del XX secolo condussero le prime ricerche docimologiche, finalizzate alla valutazione scientifica dell’oggettività delle prove d’esame.
piattaforme di intelligenza artificiale a scuola
Intelligenza artificiale a scuola – Analizzare enormi quantità di dati in tempo reale, generare contenuti sulla base di parametri di apprendimento individualizzati, automatizzare processi ripetitivi: sono alcuni degli ambiti di applicazione che posizionano l’intelligenza artificiale come prezioso alleato del mondo dell’education.
Sistemi di tutoring personalizzato
Squirrel AI è un provider cinese di servizi di intelligenza artificiale in ambito scolastico, specializzato in tutoring personalizzato e rappresenta un altro esempio di come il mondo scolastico cinese sia avanzatissimo nell’impiego di tecnologie AI.
L’algoritmo di Squirrel AI rileva il livello di conoscenza di ciascuno studente attraverso un test di ingresso di 10 domande, elaborando successivamente programmi personalizzati che consentono a ragazzi con difficoltà di recuperare velocemente e portare più in alto i propri voti, per accedere all’esame più importante per gli studenti cinesi: il gaokao: l’esame di ingresso al college, che determinerà di fatto il successo o l’insuccesso della propria vita professionale.
Squirrel AI ha fornito evidenza della funzionalità del sistema riportando come 78 studenti sottoposti al percorso di auto-apprendimento nel 2017 abbiano riportato risultati migliori nei test di matematica, rispetto a studenti seguiti da insegnanti umani.
Tuttavia, se si chiede agli studenti quali potrebbero essere le aree di miglioramento la risposta è unanime: “più interazione umana”.
Non a caso l’Università del Sud California (USC) si sta affermando come pioniere nello sviluppo di ambienti e educatori virtuali per ricreare interazioni sociali il più possibile realistiche.
Ancora negli Stati Uniti, il sistema “Mika” di Carnegie Learnings, utilizza la scienza cognitiva e la tecnologia AI per applicazioni di tutoring personalizzato con feedback in real-time, indirizzato a studenti di scuola secondaria, calcolando che l’investimento in lezioni di recupero da parte dei college per consentire di raggiungere il medesimo livello di preparazione, ammonterebbe a 6,7 miliardi di dollari l’anno.
Chatbot e assistenti virtuali rappresentano inoltre un valido supporto per gli studenti con esigenze formative speciali: grazie all’intelligenza artificiale studenti con problemi di vista, di udito o disturbi specifici di apprendimento (DSA) possono accedere direttamente a contenuti specificamente pensati per loro.
Produzione di contenuti scolastici con l’intelligenza artificiale
Gli strumenti di AI consentono di creare “contenuti smart”: piattaforme di e-learning, lezioni digitali, contenuti visivi e guide, sviluppate tenendo conto della singola curva di apprendimento.
Ad esempio, Smart Content Technologies Inc. è un’azienda specializzata in automatizzazione e design dei processi che ha creato una suite di contenuti smart per le scuole secondarie, come Cram101: in grado di spacchettare i contenuti dei libri di testo in piccole guide con riassunti, flashcard, test vero-falso o a risposta multipla per testare le singole competenze.
Netex Learning consente agli insegnanti di creare percorsi curriculari digitali attingendo tra diverse piattaforme, creando contenuti, integrando video e audio, esercizi pratici, valutazioni e feedback in real time, oltre ad applicazioni di gamification e simulazioni, corsi virtuali, videoconferenze e self-assessment.
Automatizzazione dei processi ripetitivi
Grazie all’AI è possibile semplificare e automatizzare task ripetitive come la correzione dei compiti e l’assegnazione dei voti, utilizzando chatbot in grado di restituire feedback e rispondere alle domande frequenti degli studenti, consentendo agli insegnanti di concentrarsi sulle valutazioni qualitative e recuperare tempo da dedicare alla preparazione delle lezioni e ad approfondimenti formativi.
La nostra intelligenza è ciò che ci rende umani e l’intelligenza artificiale rappresenta un’estensione di questa caratteristica.
Prof. Yann LeCun – Informatico e ricercatore francese e Professore emerito della New York University
In conclusione, pur ribadendo che una macchina non potrà mai sostituire l’elemento umano nell’arduo compito dell’educazione e senza arrivare all’impiego di dispositivi per il rilevamento dell’attenzione come abbiamo visto nelle scuole cinesi, è evidente come i sistemi di intelligenza artificiale, nel favorire l’obiettività della valutazione nei test quantitativi, la semplificazione dei processi ripetitivi, la preziosa raccolta di dati e informazioni nel tempo, la creazione di contenuti smart e percorsi di apprendimento individualizzati, non possano far altro che disegnare uno scenario futuro fortunato e interessante.
Sebbene in Italia sembriamo essere ancora lontani da questo modello, uno studio pubblicato da eSchool News indica che entro il 2021 l’impiego di intelligenza artificiale nel settore dell’education crescerà del 47,5%.
Grazie all’intelligenza artificiale gli studenti avranno la possibilità di fare proiezioni sulla propria carriera scolastica e professionale, settando i relativi obiettivi.
Fonti:
https://elearningindustry.com/5-main-roles-artificial-intelligence-in-education
https://emerj.com/ai-sector-overviews/examples-of-artificial-intelligence-in-education/
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