Chat GPT – 3 e No Code AI – In meno di una settimana dopo il lancio, Chat GPT-3 ha raggiunto 1 milione di utenti e riempito i feed social di migliaia di persone, entusiasmate dalle eccezionali capacità di risposta alle più disparate domande e dalla capacità del bot di generare contenuti testuali, come brevi articoli, storie, giochi, canzoni, codice di programmazione e molto altro.

La sensazione comune di addetti e non addetti al settore è quella di uno strumento che cambierà per sempre il nostro modo di ottenere informazioni e generare contenuti.

Che cos’è Chat GPT-3

Chatbot GPT-3 è una piattaforma di apprendimento automatico basata sull’Intelligenza Artificiale (AI) sviluppata da OpenAI. GPT-3 è un chatbot ‘generativo’ in grado di generare naturalmente risposte e contenuti autonomamente. Si basa su una rete neurale avanzata che sfrutta la tecnologia dei Transformer per imparare dal contesto e dai dati forniti (Prompt Engineering) e offrire risposte personalizzate.
La presenza di GPT-3 ha creato consapevolezza tra organizzazioni e utenti e aumentato notevolmente le capacità della conversational AI, contribuendo ad ampliare gli scenari di utilizzo di questa tecnologia.

Come utilizzare Chat GPT-3 all’interno della tua azienda?

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Come usare Chat GPT-3 in azienda

Chat GPT-3 può essere impiegato per diversi scopi, come ad esempio:

1. utilizzare il modello linguistico nella creazione di chatbot da impiegare in aree e funzioni specifiche: customer care, HR, marketing, pre-vendita e post-vendita, social media, help desk etc.

2. generare automaticamente testi, ad esempio, descrizioni di prodotto, abstract o resoconti, oppure documenti, report e presentazioni;

3. impiegare GPT-3 nell’analisi del sentiment di dati testuali, come i commenti dei clienti sui prodotti o i servizi;

4. utilizzare GPT-3 nei sistemi di traduzione automatica che sfruttano la capacità di comprensione del linguaggio naturale;

5. generare conversazioni simulate da impiegare nel training delle risorse…

Questi sono solo alcuni esempi, tuttavia, anche nelle applicazioni apparentemente più semplici è necessario disporre di personale specializzato per ottenere dei risultati ottimali.

A seconda delle esigenze specifiche e della complessità del progetto potrebbe essere necessario integrare in azienda figure professionali specializzate.

Ad esempio:

  1. Sviluppatori software in gradi di costruire e integrare Chat-GPT3 nei sistemi aziendali esistenti;
  2. Data scientist in grado di formare e ottimizzare il modello Chat-GPT3 per le specifiche esigenze dell’azienda;
  3. Specialisti del linguaggio naturale incaricati di gestire la conversazione e la comprensione del linguaggio.

Inoltre, l’integrazione di Chat-GPT3 in azienda potrebbe richiedere un investimento in termini di hardware e software per ospitare e gestire il modello, oltre a dedicare risorse per la manutenzione e l’aggiornamento del modello per garantirne la corretta funzionalità e la massima efficacia.

Non lasciatevi scoraggiare! Grazie alla no code ai sarà possibile portare l’intelligenza artificiale di chat GPT-3 all’interno della vostra azienda, senza esagerazioni di budget.

Vediamo come nel corso dell’articolo, ma prima occorre chiarire la differenza tra il modello linguistico di Open AI e le altre soluzioni di conversational AI.

qual è la differenza tra Chat GPT-3 e gli altri chatbot di AI?

Abbiamo posto la domanda al diretto interessato, che ha risposto così:

“ChatGPT-3 è un modello di linguaggio addestrato utilizzando una tecnologia chiamata Transformer, sviluppato da OpenAI.
ChatGPT-3 è stato addestrato su una vasta gamma di testo in internet e ha la capacità di
generare testo in modo autonomo, rispondere alle domande e comprendere il contesto di una conversazione”.

“Un chatbot basato su intelligenza artificiale, d’altra parte, è un programma progettato per imitare una conversazione umana. Può essere basato su una varietà di tecnologie, tra cui il riconoscimento del linguaggio naturale, l’elaborazione del linguaggio naturale e la comprensione del contesto”.

“A differenza di ChatGPT-3, un chatbot AI può essere programmato per eseguire azioni specifiche, come l’elaborazione di un ordine o la risoluzione di un problema. Entrambi i modelli sono utilizzati per generare testo e rispondere alle domande, ma possono essere utilizzati in modo diverso e possono avere diversi livelli di funzionalità e precisione”.

Chat GPT-3 e assistenti virtuali sono tecnologie complementari

Partiamo dal presupposto che Chat GPT 3 non è un’alternativa alle piattaforme di Conversational AI

Il modello linguistico di Chat GPT-3 può essere integrato all’interno degli assistenti virtuali aumentandone eccezionalmente le capacità di elaborazione e comprensione linguistica a vantaggio della user experience.

Tuttavia, non si tratta di uno strumento “plug and play”.

Lo sviluppo di un progetto di conversational AI all’interno di un’organizzazione coinvolge risorse specializzate come data scientist e prompt engineers, che siano in grado di integrare le funzionalità di un modello linguistico avanzato come Chat GPT-3 all’interno degli assistenti virtuali.

In pratica, avere a disposizione la materia prima, non ci esonera dall’ingaggiare un buon artigiano per lavorarla 🙂

Le piattaforme di conversational AI, come Crafter.ai, consentono di creare assistenti virtuali in grado di interagire attraverso conversazioni in linguaggio naturale e completare specifici compiti, recuperando dati e informazioni attraverso molteplici sistemi.

Chat GPT-3 è vantaggioso quando si tratta di rispondere con conoscenze pre-addestrate, ma per portare a termine compiti più complessi (come ad esempio: effettuare ed elaborare ordini, controllare stato dell’ordine e consegna, segnalare anomalie, prenotare un appuntamento etc.) la maggior parte dei clienti dovrà interagire con l’agente virtuale e integrarlo all’interno dei propri sistemi di back-end.

Chat GPT-3 può tuttavia contribuire ad aumentare le capacità delle piattaforme di conversational AI e accelerare lo sviluppo dei bot. 

I modelli linguistici di Chat GPT-3, ad esempio, possono essere integrati all’interno di piattaforme di Conversational No Code AI, come Crafter.ai, aggiungendo nuove funzionalità, alla semplicità di creazione e messa in produzione di un assistente virtuale.

Tra queste:

  • l’estrazione automatica delle FAQ da documenti e la generazione automatica delle risposte, 
  • l’identificazione automatica degli intenti di conversazione senza necessità di integrazioni manuali, 
  • la generazione di intere conversazioni di esempio tra il bot e un utente per velocizzare l’apprendimento del chatbot,
  • l’integrazione come modulo di chit-chat per conversazioni più fluide e performanti.

In conclusione, GPT-3 aumenta notevolmente le capacità della conversational AI, aprendo la strada a nuovi scenari di utilizzo e possibilità. Tuttavia, a garanzia di un’implementazione di successo, è necessario combinare le funzionalità di Chat GPT-3 con i vantaggi della No code AI.

Fonte:

https://www.sciencefocus.com/future-technology/gpt-3/