Iperautomazione in azienda con l’AI – L’ insieme di tecnologie, esigenze di mercato e nuove dinamiche di interazione tra aziende e consumatori sta cambiando il modo in cui lavoriamo, eseguiamo transazioni e in generale, gestiamo la nostra vita quotidiana.
Questi cambiamenti aprono un interrogativo: “Come possiamo sapere se la nostra azienda sta tenendo il passo, o meglio ancora, lo sta dettando?”
L’indagine Pega “Future Proof technologies 2025” mira a rispondere a questa domanda, indagando su cinque trend tecnologici distinti e sul loro impatto in diversi settori industriali:
1. Hyperautomation,
2. Distributed cloud,
3. AI governance,
4. Extended edge,
5. Extended reality.
Ci soffermiamo sull’iperautomazione.
Cosa si intende per iperautomazione?
Iperautomazione in azienda con l’AI – Con “iperautomazione” si intende l’impiego dell’intelligenza artificiale, del machine learning e della robotic process automation e altre tecnologie avanzate come la Conversational AI, per automatizzare e semplificare i processi di business.
“L’iperautomazione lavora a supporto della gestione delle eccezioni, dell’efficienza e della customer experience”
Pega – Future Proof Technologies 2025
Forrester prevede che il mercato della robotic process automation (RPA) – che rappresenta solo una parte delle tecnologie di iperautomazione — raggiungerà i 12 miliardi di dollari entro il 2023.
Mentre i leader stanno automatizzando l’80% dei processi semplici, come ad esempio, il ticketing IT di routine o le attività di elaborazione dei dati, i ritardatari hanno automatizzato solo il 20% di queste attività di base.
Iperautomazione in azienda con l’AI
I risultati del sondaggio Pega mostrano che i leader a tutti i livelli si interrogano sull’impatto dell’automazione sulla sicurezza informatica e sulla compliance nelle procedure di uso e archiviazione dei dati.
Molti degli executive intervistati si aspettano un cambiamento dirompente nel modo in cui le organizzazioni interagiscono con l’ecosistema di fornitori, partner e clienti: il 55% degli intervistati prevede un impatto nel proprio ecosistema entro i prossimi cinque anni.
L’iperautomazione sta influenzando, inoltre, i modelli produttivi, la gestione dei dati, gli aspetti finanziari e occupazionali.
Il successo delle implementazioni dipende dalla solidità dei processi operativi, soprattutto quando sconvolgimenti come la recente pandemia da coronavirus, ad esempio, richiedono alle aziende di sviluppare nuove soluzioni di automazione con estrema rapidità.
“Dobbiamo continuare a implementare soluzioni di automazione, specialmente in caso di avvenimenti critici che non consentono di investire in forza lavoro“, ha affermato uno degli intervistati.
L’interrogativo che accomuna molti è “In che modo l’automazione può aiutare nelle attività di supporto ai clienti?”.
Altri sono alla ricerca di soluzioni che li aiutino a rendere più personalizzate e dinamiche le interazioni con clienti e fornitori.
L’automazione semplifica processi, come la fatturazione e i pagamenti, può ridurre i costi e le ridondanze di processo.
In ambito Financial Services, ad esempio, la gestione dei dati, il finance e la produzione sono le aree dove gli executive percepiscono un beneficio immediato, seguite da customer service e marketing, mentre sull’ecosistema partner e sulla supply chain ci si aspetta un impatto nei prossimi 5 anni.
In generale, l’impatto dell’automazione migliora gli ecosistemi condivisi tra fornitori, clienti e partner nella misura in cui aiuta a individuare, e dunque a gestire, le “eccezioni” su cui concentrare l’intervento umano a vantaggio della customer experience.
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