Chatbot per il marketing – Social media e instant messaging sono ormai parte integrante della strategia di marketing delle aziende.
L’apertura di un dialogo a due vie e di una comunicazione personalizzata sul singolo cliente sono alla base della costruzione della relazione e del vantaggio competitivo delle organizzazioni.
Come recita la prima tesi del Cluetrain Manifesto, il manifesto della Rete pubblicato nel 1999, “ i mercati sono conversazioni”.
Oggi più che mai, le aziende sono chiamate a gestire le conversazioni con i propri stakeholder: clienti e prospect, ma anche fornitori, dipendenti, partner, azionisti.
Ogni anno vengono rilevate 57 miliardi di conversazioni a carico dei contact center generando costi per 1,2 trilioni di dollari (Markets&Markets)
La conversational AI è la tecnologia che permette di semplificare la complessità generata dall’information Overload, simulando l’interazione umana attraverso il linguaggio naturale.
La capacità di gestione delle conversazioni non si riferisce solo alla presa in carico delle richieste di contatto inbound, ma anche alla capacità di utilizzare gli insights provenienti dalle conversazioni con i clienti, funzionali al decision making a tutti i livelli aziendali.
Il machine learning consente di imparare dai dati per favorire l’automazione di task e ridurre l’intervento umano; gli assistenti virtuali per il marketing consentono di gestire questi input in linguaggio naturale.
Il conversational marketing sfrutta la capacità di ingaggio degli assistenti virtuali per avviare un dialogo con clienti e prospect, finalizzato a obiettivi di lead generation, upselling, cross-selling, fidelizzazione e vendita.
La forza del conversational marketing è nella comunicazione bi-direzionale, nella capacità di engagement, nella condivisione di dati funzionali all’ascolto del cliente; la forza dei virtual assistant è nella disponibilità 24/7, nella capacità di risposta istantanea, nell’interazione multi-canale (ad esempio, la conversazione può essere avviata anche tramite piattaforme social).
Dare ai clienti la possibilità di fare domande è il primo step verso una strategia di conversational marketing di successo e le aziende che ne hanno compreso il valore sono nella posizione per aumentare la fidelizzazione dei clienti e ridurre il churn, aumentando di conseguenza il tasso di conversione.
Chatbot per il marketing: ambiti di applicazione
Landing Page Interattive
Gli assistenti virtuali per il marketing ingaggiano attivamente i clienti che atterrano sulle landing page, ponendo delle domande per intercettarne i bisogni o per raccogliere informazioni utili a profilare l’utente.
D’altra parte i clienti hanno uno strumento a disposizione cui richiedere informazioni o attraverso cui ricevere assistenza, senza dover navigare la pagina.
Lead Generation
Tramite la funzionalità di lead generation, il virtual assistant raccoglie le informazioni di contatto del cliente, come il nome, cognome, il telefono, la mail, assicurando la compliance attraverso la condivisione dell’informativa sulla privacy e sul trattamento dei dati.
Riduzione del costi delle campagne di digital marketing
Grazie all’engagement diretto, i virtual agent aumentano l’efficacia delle campagne di re-targeting, contribuiscono alla riduzione del tasso di abbandono delle landing page e il costo per contatto, aumentano l’acquisizione di nuovi lead.
Automazione delle vendite, up-selling, cross-selling
Gli assistenti virtuali interagiscono in maniera personalizzata sulla base delle necessità del cliente, ma anche della fase del funnel in cui si trova.
Ad esempio, ingaggiano il cliente che ha lasciato prodotti nel carrello, facendo proposte finalizzate al completamento della procedura di acquisto.
Gli assistenti virtuali per il marketing aumentano le opportunità di vendita, presentando offerte di push marketing e proposte di up-selling e cross-selling nel corso della conversazione.
Una dashboard omnicanale per la gestione delle conversazioni
Piattaforme di conversational AI come CRAFTER.AI™ permettono di gestire le conversazioni attraverso tutti i canali (web, social media, mobile etc.) all’interno in un’unica piattaforma.
Indipendentemente dal canale utilizzato, il cliente avrà sempre il bot a sua disposizione e in caso di necessità potrà chiedere di parlare con un operatore.
Il marketing manager potrà selezionare il canale su cui far partire specifiche campagne di conversational AI marketing.
CRAFTER.AI™ permette di gestire le conversazioni in maniera indipendente e di modificare in ogni momento le risposte del bot.
La piattaforma consente di aggiungere nuove Q&A e di modificare le risposte in base alle campagne marketing in corso.
Il training estremamente veloce consente di modificare e rimettere in produzione il bot in pochi minuti e di effettuare A/B test a supporto del tuo digital marketing.
In conclusione
L’impiego dei chatbot per il marketing non si riduce all’automazione. La raccolta dei dati va a vantaggio della costruzione della relazione e dell’ascolto dei bisogni del cliente, del decision-making, della strategia di posizionamento.
Queste funzionalità rispondono ad un’altra delle tesi del Cluetrain Manifesto che afferma :
“i mercati stanno diventando più intelligenti, più informati, più organizzati”.
Nel 1999 il Cluetrain Manifesto invitava le aziende di ogni dimensione ad aprire un dialogo con le persone, attraverso il web.
Oggi la conversational AI rappresenta la tecnologia che permette di gestire le conversazioni tra persone e organizzazioni in maniera intelligente.
Ispirato da:
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