Siamo nel periodo dell’anno in cui si fa il bilancio di quanto fatto nei mesi precedenti e si elencano i buoni propositi per l’anno che verrà.
Un dato è certo: l’intelligenza artificiale sta trasformando il mercato e le organizzazioni di ogni dimensione, tanto che il valore di mercato di chatbot e assistenti virtuali, stimato in 2,9 miliardi di dollari nel 2022, supererà i 10 miliardi di dollari da qui al 2026 (Market&Markets).
Quali sono i buoni propositi di innovazione per il 2023?
Diamo uno sguardo alle previsioni 2023, seguendo la classifica dei trend della conversational AI di Analytics Insights.
1. Al primo posto troviamo la capacità di ascolto e di anticipazione dei bisogni.
La buona innovazione è quella che parte dal saper ascoltare i propri interlocutori. L’integrazione di tecnologie di analisi predittiva e sorgenti di dati, così come i progressi in ambito NLP, consentirà presto alle aziende di avere una consapevolezza interna delle esigenze dei propri consumatori e di beneficiare del relativo vantaggio competitivo.
2. Al secondo posto troviamo la crescente capacità di comprensione degli assistenti virtuali (cognitive chatbot) che, grazie agli avanzamenti nel campo del natural language processing (NLP) e della natural language generation (NLG) arriveranno a comprendere sempre più a fondo il contesto di una discussione e saranno in grado di tenere interi dialoghi con i propri utenti.
3. Al terzo posto, troviamo la centralità dell’elemento voce, che determina l’incremento e la maggiore diffusione di soluzioni di tipo “voicebot”.
4. Al quarto posto si posiziona il ruolo dell’intelligenza artificiale come tecnologia a supporto e non sostitutiva del lavoro delle persone.
5. Un aspetto che si riflette anche nel trend in quinta posizione: la combinazione della classificazione degli intenti con i processi aziendali.
Infatti, l’applicazione dell’AI all’interno degli attuali flussi di lavoro dell’organizzazione sarà significativa. L’IA conversazionale si integrerà semplicemente e senza soluzione di continuità in tutte le operazioni e i processi aziendali, sia per i consumatori che per i dipendenti, diventando una componente permanente dell’organizzazione.
6. Al sesto posto, troviamo la capacità di aggregare l’esperienza conversazionale in un’unica esperienza, personalizzata e omni-canale, che faciliterà la collaborazione tra funzioni aziendali (vendita, marketing e customer care) a beneficio della customer experience grazie a un servizio tailor-made.
7. Al settimo posto si posiziona l’integrabilità della conversational AI all’interno di progetti IOT e di augmented reality. Con l’affermarsi di soluzioni di AI conversazionale B2C, cresce il potenziale di soluzioni pensate per il pubblico mass market, ma anche di pazienti e cittadini.
8. All’ottavo posto si posiziona la capacità degli assistenti virtuali di “leggere” il profilo dell’interlocutore, per stabilire una relazione e offrire un’esperienza di conversazione personalizzata.
Ad esempio, gli assistenti virtuali di Crafter.ai possono essere integrati con PortrAIt, la tecnologia di profilazione psicometrica, che entro pochi scambi di conversazione, consente di rilevare più di 80 tratti psicometrici dell’interlocutore e di adattare linguaggio e toni delle risposte.
9. Al nono posto, troviamo l’incremento nell’utilizzo dell’AI all’interno dei contact center: con l’obiettivo di sostituire l’obsoleto IVR per ridurre i costi e ottimizzare il servizio.
10. Al decimo posto, termina la classifica la capacità di utilizzare la Conversational AI per automatizzare e facilitare le operazioni di pagamento dirette via chat.
In conclusione:
Prendendo a prestito quanto affermato da Forrester Research, possiamo concludere che l’intelligenza artificiale è destinata a diventare un compagno di lavoro indispensabile, all’interno di organizzazioni di ogni dimensione.
In particolare, i dati di Forrester rilevano che il 46% dei decision maker all’interno delle aziende sarà alla ricerca di partner tecnologici affidabili per l’implementazione di soluzioni di intelligenza artificiale fondamentali per il proprio business….e noi di Athics puntiamo ad accreditarci tra questi 😉
Fonti:
https://www.analyticsinsight.net/top-10-conversational-ai-trends-and-predictions-to-follow-in-2023/