Conversational AI nell’educazione – In in un mondo in cui i tempi di risposta fanno la differenza in termini qualitativi e di user experience, anche le università e in generale il mondo dell’education sono chiamati a considerare il valore aggiunto dell’intelligenza artificiale per facilitare le interazioni con gli studenti “nativi digitali”.

Classi virtuali, esami online, forum e attività sui social sono ormai la regola per qualsiasi istituzione in ambito educativo, non solo per gli effetti della recente pandemia, ma anche per le abitudini comunicative digitali e “mobile” degli studenti.

La Conversational AI, in particolare, rappresenta uno strumento a supporto del mondo education, per facilitare le relazioni tra studenti e insegnanti, per il passaggio e il reperimento di contenuti e informazioni, per la raccolta di dati di profilazione e personalizzazione dei percorsi educativi, ma anche per ottimizzare la gestione delle procedure di iscrizione.

Grazie al Natural Language Processing, la Conversational AI (CAI) rende possibile l’interazione uomo macchina tramite linguaggio naturale, coinvolgendo gli studenti in conversazioni one to one, nel cui ambito, il machine learning e l’ontologia semantica rendono comprensibile il contesto e l’intento di una richiesta per rispondere nella maniera più appropriata. 

applicazioni dell’intelligenza artificiale per il settore learning

L’implementazione di conversational AI agents nel settore dell’educazione trova numerosi campi di applicazione: assistenti virtuali accademici rispondono alle domande frequenti degli studenti, prenotano corsi ed esami, forniscono informazioni personalizzate, possono essere impiegati nelle procedure di screening delle candidature e skill assessment.

In generale, i conversational AI agents rispondono alle caratteristiche di interattività che gli studenti si aspettano e danno accesso immediato e facilitato alle risorse di scuole e università, tramite instant messaging o semplici comandi vocali.

D’altra parte, l’uso di AI conversational agents aiuta le stesse organizzazioni ad allineare la propria offerta educativa  alle necessità degli studenti, ottimizzare l’organizzazione interna e mettere a disposizione degli allievi le migliori tecnologie.

Vediamo alcune concrete applicazioni.

conversational ai per Facilitare l’apprendimento

  • Le lezioni diventano conversazioni interattive;
  • Il chatbot può verificare il livello di apprendimento di ciascuno studente e suggerire progressivamente i successivi step e materiali di approfondimento;
  • Il bot può condurre survey e assessment;
  • I risultati di assessment sono resi disponibili in dashboard interattive.

Assistenti di cattedra virtuali

I conversational AI agent si comportano come assistenti di cattedra virtuali: rispondono a tutte le domande degli studenti, possono fornire feedback personalizzati sul livello di apprendimento; possono fissare appuntamenti e facilitare la comunicazione tra docenti e studenti.

digital coach accademici

Un conversational AI agent può aiutare gli studenti a reperire informazioni sul processo di immatricolazione, scadenze di prove e esami, eventi, corsi etc.

I chatbot possono guidare gli studenti alla compilazione di moduli di ammissione a borse di studio, reperire alloggi e facilities o guidare alla sottoscrizione per la tessera di abbonamento in mensa o biblioteca.

Ad esempio, la Staffordshire University ha introdotto il chatbot “Beacon” come digital coach dedicato agli studenti, in grado di dare risposta immediata ad oltre 400 FAQs, oltre a facilitare il contatto con i tutor attraverso un canale di comunicazione effettivo e  immediato.

Interazione multicanale

I conversational AI agents possono essere facilmente integrati all’interno delle piattaforme social per raggiungere facilmente gli studenti sui canali che utilizzano maggiormente (Facebook Messenger, Whatsapp, Telegram etc.), attivando così un canale diretto di comunicazione.

Ad esempio, Becky il chatbot di Leeds Beckett University in Inghilterra, supporta il processo di iscrizione degli studenti attraverso l’applicazione di Facebook Messenger.

Survey e raccolta feedback

I conversational AI agents possono raccogliere feedback a fine corso, ad esempio, o condurre survey e fornire dati di analytics per aiutare studenti e insegnanti a identificare velocemente gap di apprendimento.

Iscrizione e immatricolazioni

I conversational AI agent possono essere impiegati nel processo di gestione di iscrizioni e immatricolazioni, automatizzando le richieste e ottimizzando i carichi di lavoro del personale amministrativo.

Ad esempio, la Georgia State University ha testato il livello di efficienza dei virtual assistant nel processo di gestione immatricolazioni, mettendo a confronto un gruppo di controllo (che ha ricevuto comunicazioni tramite canali e-mail e postali tradizionali) e un gruppo di trattamento (che ha ricevuto reminder, informazioni e survey dal chatbot direttamente sul proprio telefono).
Il chatbot ha anche risposto a domande di tipo pratico e logistico sulle procedure di immatricolazione.

Durante il test, il chatbot ha gestito oltre 50.000 messaggi e meno dell’1% ha richiesto l’intervento del personale amministrativo; alla fine del periodo di prova il chatbot ha gestito un totale di 200.000 messaggi (un volume che avrebbe reso necessario il coinvolgimento di 10 risorse full time aggiuntive rispetto lo standard).

In conclusione

Il settore dell’educazione sta già beneficiando dei vantaggi dell’intelligenza artificiale in termini di personalizzazione dei curricula formativi, tracciabilità dei risultati e dei progressi di apprendimento e livello di soddisfazione di studenti e docenti, da un lato, ed efficienza dei processi amministrativi, dall’altro. Tuttavia questo è solo l’inizio, in uno scenario che vede il settore educativo evolvere di pari passo alle capacità dell’AI di affinare le proprie capacità.

Fonti:

https://blog.fullfabric.com/how-universities-are-using-chatbots-to-improve-the-student-admissions-process

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